Machete (italienisch)

[Zum herunterladen der Zeitschrift auf das Cover klicken]

 

Machete
Aperdiodische anarchistische Zeitschrift aus Italien

„Il Machete è un lungo coltello a un solo taglio, particolarmente indicato per aprirsi un varco quando ci si ritrova circondati da un ambiente ostile, che impedisce di proseguire il proprio cammino paralizzando ogni movimento. Non è elegante, il Machete, non possiede la discrezione di un pugnale né la precisione di un bisturi.
Quando colpisce non discerne fra il candido fiore e la malapianta, e si abbatte indistintamente su entrambi. Pesante e scomodo da portare, il Machete può rivelarsi indispensabile nelle situazioni difficili, quando non c’è più tempo da perdere in calcoli scientifici, perlustrazioni esplorative, consulti diplomatici. All’occorrenza, può essere utilizzato anche come strumento di offesa. E allora — si dice — può diventare un’arma temibile.
Ecco perché lo abbiamo scelto come titolo della nostra rivista. Perché la nostra bussola — al tempo stesso razionale, emozionale e viscerale — continua ad indicarci il percorso da seguire, ma ovunque intorno a noi percepisce ostacoli sempre più alti, fitti e infidi. Non avendo alcuna intenzione di tornare sui nostri passi (barattando i nostri sogni d’avventura in cambio di un più comodo viaggio organizzato verso qualche amena località), non volendo adeguarci ad una statica convivenza in un collettivo accampamento di fortuna (magari mimetizzandoci nel frattempo nell’ambiente), non confidando nell’attesa di condizioni più favorevoli (frutto di attivistici rituali propiziatori, da ripetere quotidianamente), non ci resta che proseguire. Proseguire, nonostante tutto, contro tutto. Rinunciarvi sarebbe deleterio, giacché non passa giorno senza sentirci avvinghiati dal realismo, imbrigliati dalla politica, infettati dalla militanza. Stiamo soffocando per mancanza d’aria, di fantasia, di gioco — e questa nostra forma di impazienza respiratoria esige l’Utopia, ossigeno del futuro per liberare il naso dal fetore del presente.
Impugnando il Machete e dando un taglio netto ad ogni convenienza, cercheremo di farci largo in mezzo a questo immondo buon senso che vorrebbe trascinarci nel vortice della sua mediocrità, fatta di democrazie giuste e di tecnologie neutre, di mercati etici e di alleanze tattiche, di tradizioni da rispettare e di nemici da tollerare. A costo di dare pubblico scandalo e rischiare di finire in qualche sabbia mobile, non rinunceremo all’irriverenza, alla bestemmia, alla furia iconoclasta che oggi, come ieri, come domani, vanno scagliate contro questo mondo fondato sulla servitù volontaria ad un dominio ripugnante. Un mondo che vogliamo portare alla rovina, non ad una più accorta gestione.
Machete sarà aperiodico. Non intende essere ricettacolo dell’attivismo antagonista, con i suoi specialismi, per cui non ospiterà comunicati, volantini, dichiarazioni. Esistono già fogli, bollettini, blog e quant’altro che provvedono in tempo più o meno reale a questa pur necessaria funzione. Mancano invece luoghi dove attizzare il fuoco rovente della critica, dove approntare l’acido corrosivo della satira, ed anche dove — perché no? — praticare il cannibalismo tenace della polemica.
Per raggiungere questo canagliesco scopo intendiamo avvalerci della collaborazione di molti demolitori di certezze e luoghi comuni, siano essi famosi o sconosciuti, del presente come del passato. Saccheggeremo senza imbarazzo il loro arsenale teorico, riportandone il nome ma senza specificarne il contributo. Gli articoli saranno perciò tutti rigorosamente anonimi.
Così, tanto per confondere le piste ai professionisti dell’adulazione e del pregiudizio.
Machete non è portavoce di alcuna area di movimento, non è organo di alcuna corrente, non è bollettino di alcuna parrocchia. È espressione di alcuni singoli individui, arrabbiati contro questo mondo e contro chi viene a patti con questo mondo, che può essere condivisa da altri singoli individui. La sua tiratura sarà limitata, perché — non ce lo nascondiamo — limitato è l’interesse che attualmente può risvegliare uno strumento come questo. Ma per fortuna gli effetti e le conseguenze di un atto, di qualsiasi atto, sfuggono ad ogni statistica e numerazione.“

 

gennaio 2008, nr. 1

 

 

 

 

 

aprile 2008, nr.2

 

 

 

 

 

 

novembre 2008, nr.3

 

 

 

 

 

luglio 2009, nr.4

 

 

 

 

 

novembre 2009, nr. 5

 

 

 

 

 

Settembre 2010, nr. 6